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Alba Service, i lavoratori rivedono la luce

 LECCE – Svolta per Alba Service. Un decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale sblocca la proroga della cassa integrazione in deroga per l’anno 2018. Il percorso intrapreso per la ripartenza della società partecipata della Provincia può ora continuare. Uno dei pilastri per portare a termine la procedura e rilanciare il piano industriale dell’azienda era costituito infatti proprio dalla proroga della cassa in deroga.

 Tale pilastro era stato messo in discussione dall’ultima Legge di Stabilità. Al comma 145 dell’articolo 1, infatti, si prevedeva la concessione dell’ammortizzatore sociale solo alle società che avevano ottenuto l’approvazione e il decreto regionale di concessione entro il 31 dicembre 2016. Alba Service, come anche altre partecipate della Puglia, aveva ottenuto l’approvazione entro dicembre 2016, ma il decreto di approvazione era giunto solo nel 2017.

 Il Decreto legge 44 del 9 maggio 2018 modifica in maniera sostanziale questa parte della Legge di Stabilità: non si parla più di concessione, ma di «efficacia temporale entro il 31 dicembre 2016 e fino al 31 dicembre 2017» In tal modo l’ammortizzatore sociale a favore di Alba Service è salvo. E il concordato preventivo, la cui documentazione doveva essere pronta entro il 17 maggio, può proseguire.

 «Ci auguriamo che l’azienda Alba Service possa ripartire e i lavoratori essere nuovamente occupati per svolgere servizi fondamentali per i cittadini, quali la manutenzione di strade e scuole – dice Mirko Moscaggiuri, segretario generale della Filcams Cgil Lecce –Speriamo che si possa mettere la parola fine a una vertenza che dura da oltre 4 anni. La lotta e la sofferenza di queste famiglie hanno provocato un sussulto di orgoglio nelle istituzioni. Il merito di questa soluzione va dunque ascritto in primis ai lavoratori. Bisogna dare atto dell’impegno profuso per sbloccare la situazione, sia pure al fotofinish, al prefetto di Lecce Claudio Palomba, all’assessore regionale Sebastiano Leo, al viceministro Teresa Bellanova».