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Il Papa ed il “vescovo seminato nella terra”

ALESSANO – Un bagno di folla per Papa Francesco che questa mattina ha fatto visita alla tomba di Don Tonino Bello ad Alessano, in occasione del venticinquesimo anniversario della morte del frate. Un momento di raccoglimento e preghiera dinanzi alla bianca lapide del vescovo di Molfetta, “seminato nella sua amata terra” come lo ha definito il Papa, e della sua amata madre sepolta vicino a lui, ha preceduto l’incontro con i fratelli ed i nipoti di Don Tonino. Con un occhio di riguardo ai più deboli, Francesco si è fatto strada tra gli ulivi e i muretti a secco, ha rivolto un omaggio all’icona della Madonna di Santa Maria di Leuca, la Madonna “finibus – terrae“, ed ha ascoltato i canti e i ringraziamenti di un’intera comunità, stretta nella felicità e nell’accoglienza. Papa Bergoglio ha ricordato il modo di vivere di Don Tonino, un modo semplice e diretto, come una freccia pronta ad essere scoccata. Ha affrontato il tema della povertà, del lavoro, dell’abbraccio verso lo straniero, augurandosi che la Chiesa cattolica usi la preghiera come propulsore per agire attivamente sui problemi moderni. I deboli, i piccoli, le radici di un territorio, sono sempre presenti nelle parole di un Papa che entra in punta di piedi nella vita di ogni credente. Gli è stato testimoniato il desiderio di avere presto un “Beato Don Tonino Bello”, e gli sono state donate tante testimonianze dell’importanza ancora viva di don Tonino sul territorio di Alessano. Dopo i saluti agli ammalati, il Papa è ripartito alla volta di Molfetta, altra città che ha ricevuto tanto dalla presenza del frate.

Photogallery a cura di Andrea Stella