Missione 80 punti. Per Fabio Liverani mancano 20 punti al Lecce per tornare dopo 6 anni nel calcio che conta. Il tecnico giallorosso alla vigilia del difficile match di Cosenza (fischio d’inizio alle ore 20.00 di domani sera) si prepara alla battaglia su di un campo dissestato e contro una squadra che concede poco.
Per il Lecce la parola d’ordine sarà sacrificio perché passa da sfide come quella in Calabria il possibile successo in campionato e la promozione diretta. «Probabilmente non sarà una gara bella da vedere – esordisce il tecnico in conferenza stampa – perché, per quello che si è visto nei due precedenti incontri, il Cosenza proverà a farci giocare male e ci concederà poco spazio nella sua metà campo. Sono comunque fiducioso perché ho visto i ragazzi allenarsi molto bene in settimana e gli attaccanti molto attenti a preparare la fase di non possesso». Nel Lecce mancheranno i due lituani Megelaitis e Dubickas, impegnati con la nazionale U21, per questo Liverani dovrà proporre una nuova coppia di attaccanti rispetto alla gara con il Matera. «Per fare pressing ci vuole soprattutto una buona condizione atletica e in passato tutti hanno fatto vedere una grande predisposizione a ciò. Per questo nella gara di domani non mi preoccupa chi scenderà in campo, perché so che tutti coloro che saranno chiamati a giocare daranno il meglio».
Per Fabio Liverani è importante anche dosare le energie in vista di un trittico di gare che vedrà il Lecce impegnato in una settimana, cosiddetta all’inglese, ricca di impegni. «Le scelte per la formazione di domani sono fatte in ottica delle gare ravvicinate che ci aspettano, dove tutti i giocatori avranno l’opportunità di dare il loro contributo alla causa. Queste partite ci diranno meglio cosa ci aspetterà da qui alla fine del torneo. Dei calcoli potranno essere fatti soltanto dopo le tre gara, ad oggi posso dire che la quota di 80 punti dovrebbe bastare per raggiungere la promozione diretta».
In conclusione il tecnico giallorosso parla della situazione del campo di gioco e dell’approccio alla gara che i suoi giocatori dovranno subito sapere interpretare. «Il terreno di gioco non sarà sicuramente dei migliori e l’ho potuto riscontrare vedendo la partita di Coppa del Cosenza. Noi dovremmo cercare di fare il nostro calcio, ma non potremo essere neppure autolesionisti se ci dovessimo rendere conto che questo è impossibile. In questo torneo è importante adeguarsi subito alle varie situazioni delle singole partite, perché solo sapendo interpretare bene le gare che si possono evitare i rischi e portare a casa il risultato sperato».