Il Lecce vive il suo primo momento di crisi da quando è arrivato Mister Liverani. Non tanto per la sconfitta subita domenica scorsa, che per la legge dei grandi numeri sarebbe prima o poi arrivata, ma perché la squadra giallorossa da due partite non riesce a trovare la via del gol. Questo è il dato più significativo che emerge, soprattutto perché il Lecce trova difficoltà nella manovra e innesca poche volte i suoi attaccanti. A Catania con la Sicula erano stati i pali a dire di no ai giallorossi nella prima frazione di gioco e domenica scorsa le occasioni più limpide sono state soltanto nei primi 30’ di gara, quando la mediana ha fatto girare il pallone con maggior rapidità, segno di una squadra che si è spenta troppo presto e che vive un momento di forma non brillante.
Durante il girone di andata la squadra giallorossa aveva avuto dei passaggi a vuoto in fase realizzativa simili a quelli appena evidenziati, ma in quelle occasioni ci aveva pensato Matteo Mancosu a togliere le castagne dal fuoco. Il centrocampista, intervenuto in sala stampa nel pomeriggio, non fa drammi per la sconfitta contro la Juve Stabia, ma non ammette che stia vivendo un momento di forma non esaltante.
«Non valuto le mie prestazioni in base ai gol o agli assist, perché molte volte le migliori prestazioni avvengono facendo il lavoro sporco. Mancano i gol di Caturano e di Di Piazza? Non mettiamo la croce sui due ragazzi perché anche quando non hanno segnato, i gol sono venuti lo stesso ed infatti siamo tra le squadre più prolifiche del torneo. In questo momento dobbiamo essere concreti e cercare di tornare subito a vincere, anche tralasciando il bel gioco, come è avvenuto a Bisceglie dove siamo stati concreti».
Con la sconfitta di domenica scorsa Il Lecce ha chiuso una striscia positiva che ha eguagliato quella del 1971-72 sempre in C con Corradi in panchina.
«Ci tenevamo a proseguire la striscia di partite senza sconfitte, per questo la sconfitta di domenica brucia. Non ne facciamo un dramma, però, perché siamo consapevoli di aver disputato una partita non esaltante, anche se alla fine il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Loro si sono chiusi molto bene e ci hanno impedito di fare il nostro solito gioco, poi il loro gol in contropiede ha complicato le cose».
In ultimo Mancosu parla della prossima sfida con l’Akragas e delle contendenti per la vittoria finale. «Non ci faremo ingannare dalla classifica dei siciliani perché sappiamo che la gara di domenica prossima sarà molto complicata. Loro giocano un buon calcio, ma soprattutto siamo noi che dovremmo scendere in campo senza pensare di avere già in tasca e tre punti. Il divario dalle contendenti si è accorciato, ma ancora abbiamo un buon margine. Anche il Trapani è in gioco, ma tutto dipenderà da noi perché sappiamo che vincendo le prossime dieci gare potremo festeggiare».