LECCE – “Possiamo e vogliamo fare molto meglio. Ma l’unica strada possibile è quella di andare avanti, non certamente quella di rimanere fermi o peggio di tornare indietro. Tenendo conto di suggerimenti e facendo tesoro di ciò che non è andato”. Carlo Salvemini, come è suo solito fare, non si tira indietro: accetta le critiche che gli sono piovute dietro sul Piano traffico sperimentato tra Natale, Capodanno e l’Epifania, ma va oltre. E puntualizza. “In queste settimane – spiega il primo cittadino – non sono mancate le polemiche, le critiche, le accuse; e complimenti, sostegni, apprezzamenti, consigli. Sono stati diffusi bilanci legati a presunti cali di fatturato delle attività commerciali nella zona centro. Sono necessari – per un confronto non emotivo o superficiale – report statistici ufficiali e comprensivi di punti di vista plurali, capaci di rendere conto dell’eterogeneità dei profili di cittadinanza, che sono molti di più di quelli legati al commercio” Una risposta indiretta ai commercianti, quasi a dire che non ci sono solo loro, occorre dare risposte a tutti i leccesi e non solo ad alcune categorie. “C’è un punto di partenza – aggiunge Salvemini – che va tenuto presente in tema di mobilità urbana: se negli ultimi 20 anni non si fossero prese decisioni capaci di scontare dissensi e resistenze diffuse ancora oggi non avremmo isola pedonale e ztl. Quindi per guardare al futuro e migliorarci dobbiamo mostrarci disponibili al cambiamento e ad un lavoro di squadra. Noi siamo pronti”.
Ma le polemiche non si spengono. Questa volta ad intervenire è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Giordano: “Possiamo ben dire che l’esperimento della chiusura al traffico sia stato un flop. Per una serie di motivi. Intanto perché è stata sbagliata la scelta di adottare tale provvedimento in un periodo atteso come la manna dal cielo dai commercianti, secondo perché – così come è stato ideato – è servito soprattutto come deterrente a chi aveva intenzione di fare un salto in centro per fare qualche acquisto salvo poi essere “costretto” a cambiare strada e dirigersi verso i più comodi centri commerciali. Non siamo noi a dirlo. Lo dicono le cifre fornite da Confcommercio che parlano di un calo degli introiti addirittura fino al 25 per cento per i commercianti leccesi. Le chiacchiere da bar e gli umori, dunque, hanno lasciato il passo ai numeri, che non sono né di destra né di sinistra. E i numeri hanno confermato quella che era più di un’impressione bocciando senza mezzi termini il Piano traffico dell’Amministrazione Salvemini”.
Secondo Giordano sarebbe bastato orchestrare e pianificare per tempo e, soprattutto, con il coinvolgimento dei diretti interessati (commercianti ed esercenti in primis) qualsivoglia chiusura del traffico veicolare “per evitare errori e individuare soluzioni efficaci. Abbiamo assistito invece ad una prova di forza dell’Amministrazione, incapace di ascoltare e di dialogare con i cittadini e con le forze di opposizione”.