LECCE – Nove ambulanze in più per il 118 e blocco dei ricoveri all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e a Scorrano. Sono i due provvedimenti più importanti adottati dalla Asl di Lecce per gestire l’aumentata richiesta di servizi sanitari da parte dell’utenza in questi primi giorni dell’anno. Il picco più consistente è stato registrato oggi, dovuto principalmente a patologie stagionali, in particolare legate all’influenza, con un forte aumento di richieste per il Servizio 118 e la conseguente crescita del numero di accessi nei Pronto Soccorso, segnatamente in quello del “Fazzi”. Nel solo turno mattutino delle ore 8-14, la Centrale Operativa del 118 ha ricevuto 233 chiamate.
Il direttore del 118, Maurizio Scardia, d’intesa con il direttore Sanitario ASL, Antonio Sanguedolce, ha quindi messo in campo il Piano di potenziamento previsto in questi casi, affiancando le 25 ambulanze e le sei automediche già in dotazione con 9 mezzi di soccorso supplementari messi a disposizione gratuitamente dalle associazioni di volontariato convenzionate. In più, i Pronto Soccorso dovranno dare priorità ai pazienti giunti in ambulanza, proprio per liberare velocemente i mezzi e renderli disponibili per ulteriori chiamate d’emergenza.
Per quanto riguarda il “Vito Fazzi” e il “Veris Delli Ponti”, così come stabilito in precedenza per l’Ospedale di Copertino, è stato deciso il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari (programmabili) in modo da rendere disponibili un maggior numero di posti letto per le patologie stagionali e influenzali. Uniche eccezioni per le emergenze e i pazienti neoplastici.
Asl Lecce ricorda agli utenti che è opportuno far ricorso al 118 e al Pronto Soccorso solo nei casi di emergenza, mentre è consigliabile rivolgersi ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di Libera Scelta e al servizio di guardia medica nelle situazioni di lieve entità o comunque meno gravi. In tal modo si potrà evitare sia di affollare i Pronto Soccorso sia di far ricorso impropriamente alle ambulanze, sottraendole a casi più complessi, ma anche risparmiarsi lunghe e, molto spesso inutili, attese.