LECCE-Sono stati consegnati a trenta persone tra i 70 e i 75 anni di età alcuni dispositivi tecnologici nell’ambito del progetto europeo di ricerca e sviluppo tecnologico Horizon2020 denominato “City4Age”, di cui il Comune di Lecce è partner.
Obiettivo del progetto migliorare l’offerta di servizi ai cittadini anziani in un’ottica di supporto alla diagnosi precoce dei rischi connessi a deficit cognitivi e fragilità, per mitigarne le potenziali conseguenze negative. In questa fase progettuale, i dispositivi consegnati al gruppo di persone anziane selezionate – che hanno una vita sociale attiva – consentiranno di monitorare, in maniera anonima e non intrusiva, i loro comportamenti relativamente alla capacità di movimento e di relazione in generale. Gli anziani sono stati reclutati, su base volontaria, tra coloro che frequentano abitualmente i centri sociali comunali “Stadio” e “Santa Rosa” e che possiedono le caratteristiche previste dal progetto (sono over 70, autosufficienti, in stato cognitivo pre fragile).
La consegna è avvenuta al Centro Sociale “Stadio” in Viale Roma, alla presenza dell’assessore alle Politiche europee Patrizia Guida, all’assessore alle Politiche sociali Saverio Citraro, ai partner di progetto (professori Paolo Paolini del Politecnico di Milano e Giuseppe Nicolardi dell’Università del Salento) e ai componenti del gruppo di lavoro Comune di Lecce – Università del Salento – Politecnico di Milano.
“Sono molto contenta che il progetto City4Age sia entrato nella fase esecutiva – dichiara l’assessore Guida – si tratta di un progetto particolarmente importante per la nostra città che ha la funzione di città pilota, ovvero la città che sperimenta per prima la fattibilità tecnica dell’intero progetto insieme alle altre città partner europee coinvolte che sono Atene, Birmingham, Montpellier, Singapore e Madrid. Mi auguro che i risultati attesi per la prossima estate possano portare a una ipotesi di servizio stabile, una sorta di best practice, da implementare su altre fasce di utenza e in altre città pugliesi e non solo. Sono contenta di constatare che la regia dell’Assessorato alle politiche europee sta funzionando bene e che si sta creando quella rete di esperienze e conoscenze indispensabile per azioni di questo tipo”.