Continuare il percorso. Sembra una filosofia facile quella predicata da Fabio Liverani per il suo Lecce, Ma se emergono concetti semplici dal discorso del tecnico in sala stampa, dietro si cela una costruzione psicofisica complessa che l’allenatore romano, arrivato a stagione in corso, ha saputo infondere nel gruppo da subito e i cui risultati sono ben evidenti. «Alleno un gruppo con tanta qualità – dichiara Liverani – che deve rispettare gli avversari, ma non tenerli. Ogni partita è a sé stante, ma se riusciremo a fare la prestazione che chiedo, sicuramente prenderemo punti preziosi per la classifica».
I giallorossi incontreranno domani sera la Reggina (ore 20.30), composta da un mix molto interessante di giovani e giocatori esperti e che qualche settimana fa è riuscita a battere il Catania.
«Fino ad ora la Reggina ha giocato un buon calcio, con un modulo molto simile al nostro. Vedremo se anche domani giocheranno a viso aperto oppure saranno più attendisti. Nella squadra calabrese ci sono giovani interessanti, tra i quali Di Livio che ho allenato lo scorso anno a Terni. Anche la punta Bianchimano è un giocatore da tenere sotto osservazione, ma come ho detto, abbiamo le qualità per vincere questo incontro».
Il tecnico giallorosso. poi, passa ad analizzare la questione infermeria. «Sicuramente Marino e Costa Ferreira non saranno dell’incontro, per di Matteo sarà decisiva la rifinitura, mentre Mancosu è rientrato in gruppo anche se bisognerà valutare se schierarlo o meno dal primo minuto».
Senza Costa Ferreira, probabilmente Tsonev sarà dirottato nella posizione di mezz’ala sinistra. Per il bulgaro, autore a Siracusa di una gara eccezionale, Liverani ha parole importanti. «Tsonev si è comportato da grande professionista nelle settimane intercorse tra la gara con l’Akragas e quella di Siracusa. Non si è abbattuto, ha capito dove doveva migliorare e, se anche non è stato schierato prima, si è sempre allenato molto bene, mettendomi tante volte in difficoltà sulle scelte. Il gol è una perla di una prestazione ottima, sia come trequartista che come interno del centrocampo a tre».
Il tecnico giallorosso parla, poi, della questione del manto erboso del Via del Mare, che potrebbe risultare allentato per via della pioggia caduta copiosa negli ultimi giorni nel Salento. «In questa settimana non ci siamo allenati mai allo stadio proprio per preservare il manto erboso che è stato rifatto da poco. Speriamo che le previsioni metereologiche siano esatte e che domani non piova. Sarebbe importante non giocare su di un campo pesante.
In conclusione il tecnico giallorosso fa una battuta sull’eliminazione dall’Italia dai Mondiali, avendo vestito da giocatore la maglia della nazionale. «Non mi piace schierarmi a posteriori, cioè dopo che è avvenuta l’eliminazione. Sicuramente è mancata qualità nell’organico, ma il problema non è riconducibile agli stranieri nei nostri campionati. Quello su cui bisognerebbe riflettere è la mancanza di investimenti per le strutture dei settori giovanili, non solo delle squadre professioniste, ma anche e soprattutto di quelle dilettantistiche. I ragazzi sono una spugna nei loro primi 5 anni di attività sportiva, e solo se hanno dei tecnici preparati possono formarsi al meglio. Investire il 10% del fatturato di un club nelle attività giovanili sarebbe fondamentale per riprendere a crescere».