E’ scontro aperto a Cutrofiano tra maggioranza e opposizione. La minoranza ha chiesto a gran voce la convocazione di un Consiglio comunale per istituire una Commissione d’indagine per fare luce sulle procedure – definite “poco trasparenti” con con cui sono stati affidati i fondi Por Regionali per l’ammontare di 7800 euro. I fatti risalgono al mese di giugno quando queste risorse vennero destinate per ospitare “con tutti i comfort, comprensivi di viaggio vitto e alloggio”, sei giornalisti incaricati di documentare “un viaggio tra religione e cultura ceramista” in occasione dei” festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Cutrofiano.
Il 28 giugno la vicenda è già approdata in sala consiliare grazie ad una interrogazione presentata dalla consigliera di minoranza Ivana Vallone. Gli interrogativi posti riguardano la delibera numero 107 del 9 giugno 2017 della giunta Comunale “delle ore 12.30 a cui ha fatto seguito nella stessa giornata, in tempi straordinariamente celeri, la determina di affidamento. Il responsabile incaricato, in pochi minuti ha richiesto dei preventivi, senza spiegare come e senza un apparente criterio logico di selezione per i requisiti necessari. A questa richiesta hanno immediatamente risposto due ditte, entrambe con oggetto sociale poco pertinente all’incarico, ma che sono comunque state valutate idonee dal vice responsabile amministrativo, con la conseguente determinazione d’affidamento alla ditta prescelta, dei servizi di ospitalità richiesti”.
Un percorso amministrativo che non convince affatto il gruppo consiliare di “Trasparenza e partecipazione” che parla apertamente di “fortuita selezione della specifica ditta incaricata” che finisce per gettare “ulteriori ombre sull’intero iter mettendo in imbarazzo la maggioranza”. C’è di più: Aldo Tarantini, Ivana Vallone, Laura Pironti e Marta Magnolo sottolineano che “l’agenzia, nonché ditta aggiudicataria ha come amministratore il cognato dell’assessore Cristina Martella”. Di qui la richiesta di una Commissione d’indagine per fare luce su questa vicenda.