Alba Service, si lavora su tre soluzioni ma il futuro resta nebuloso
Tre possibili indirizzi sulla vertenza Alba Service. E’ quanto emerso dal tavolo convocato dal prefetto Claudio Palomba sulla società partecipata della Provincia di Lecce, al quale hanno partecipato, oltre al rappresentante territoriale del Governo, anche: il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e i tecnici dell’ente; l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo; la task force regionale sul Lavoro; il liquidatore della società e i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Servizi e Cobas.
Dal tavolo sono emerse tre linee di indirizzo sul futuro dell’azienda. La prima: mobilità tra società partecipate, aspettando la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ad hoc prevista per lunedì 23 ottobre. La seconda: ipotesi di concordato preventivo. Per realizzare questa soluzione, servono la volontà politica della proprietà, ossia la Provincia, e la disponibilità dei creditori (lavoratori compresi) ad accettare un recupero parziale del proprio credito (all’incirca il 25%). Terza linea di indirizzo: il fallimento della società.
Il prefetto si è impegnato ad organizzare tavoli tecnici per le possibili soluzioni sul tappeto. Il prossimo incontro è stato già fissato per lunedì 30 ottobre. Questi incontri serviranno a: valutare gli spazi di manovra per l’attuazione del decreto di prossima pubblicazione e per giudicare nel merito la percorribilità della strada che porta al concordato preventivo in continuità.
«Delle tre ipotesi in campo, non voglio neanche prendere in considerazione quella del fallimento, perché provocherebbe la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori -dice il segretario generale della Filcams Cgil di Lecce, Mirko Moscaggiuri – Le altre due strade sono percorribili a patto che ci sia la volontà politica della proprietà e che il decreto che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale preveda il passaggio dei lavoratori da una società partecipata all’altra, senza soluzione di continuità. L’obiettivo principale resta ovviamente la salvaguardia dell’occupazione e il riavvio dei servizi. Sugli assistenti sociali, l’assessore Leo ha preso un impegno preciso: nessuno dei 30 lavoratori di Alba Service perderà il posto di lavoro».