Non si placano le polemiche legate al concorso interno della Sanitaservice per l’individuazione di 4 funzionari di “categoria E” . Dopo le accuse lanciate dalla Cgil che ha parlato di normative da rispettare giunge la replica della Sanitaservice, società in house della Asl. “Con le sigle sindacali – spiega Gabriele Onorato, Amministratore unico di Sanitaservice – abbiamo provato, riuscendoci, ad affrontare insieme i passaggi cruciali che attendono Sanitaservice nei prossimi mesi. Alla Cgil, tuttavia, non si può attribuire una sorta di “diritto di veto” che va ben oltre il suo ruolo e che, peraltro, costituirebbe un’ingiusta penalizzazione rispetto alle altre sigle sindacali, le quali, esattamente come la Cgil, rappresentano lavoratori, difendono diritti e assumono doveri”. Della serie eravamo d’accordo con tutti su tutto il percorso da intraprendere, eccezion fatta con la Cgil: nuovo Business Plan, corsi di formazione, passaggio dal part time al full time, proposta per l’avanzamento dal livello A1 ad A2 del personale interessato, “senza dimenticare di illustrare lo stato dell’arte dei concorsi già in atto e di avviare il confronto con i sindacati sulle prossime procedure d’assunzione, che hanno numeri importanti”.
Poi arriva l’affondo contro il sindacato: “Appare singolare che in procedure e trattative del tutto simili riguardanti le Sanitaservice di Taranto e Brindisi, la stessa Cgil non abbia sollevato dubbi e riserve così forti, anzi tutt’altro. Ed è singolare anche il fatto che il segretario leccese abbia abbandonato altri tavoli di delegazione trattante su business plan e organigramma aziendale. E’ dunque una questione che riguarda i singoli “interpreti” sui diversi scenari locali? La declinazione del tutto personale di una strategia sindacale che, altrove, appare più dialogante e meno ostinatamente “contro” a prescindere?”.
Sanitaservice non si ferma e guarda avanti: “Continueremo “senza riserve” a dialogare con tutti i sindacati, nella loro diversità di vedute e di opinioni, con l’obiettivo di raggiungere la migliore sintesi possibile a favore dei lavoratori che, non va dimenticato, sono i concreti portatori sani di diritti e in linea con il percorso intrapreso di fornire uno standard qualitativo dei servizi sempre più elevato ed efficiente”.