SPECCHIA – Sarà interrogato con ogni probabilità domani mattinai davanti al gip del Tribunale per i minorenni di Lecce, il 17enne presunto omicida di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia il cui corpo senza vita è stato ritrovato ieri nelle campagne di Catrignano del Capo. Tra lunedì e martedì invece, si svolgerà l’autopsia sul corpo della ragazza. Solo dopo questo esame – che verrà effettuato dal medico legale Roberto Vaglio, incaricato dalla Procura di Lecce – si potrà stabilire con esattezza la causa della morte. Dalla Tac non risulta che sia stata una pietra l’arma utilizzata dal fidanzato per uccidere Noemi, ipotesi che era stata ventilata in un primo momento.
Intanto nelle scorse ore il padre di Noemi si è recato sotto casa della famiglia del ragazzo reo confesso dall’omicida inveendo contro suo padre: “Bastardo, vieni fuori! Me l’hanno uccisa…”
“Il Csm intanto verificherà “se ci sono stati problemi, omissioni oppure no” nella vicenda che ha portato all’omicidio della 16enne Noemi Durini, uccisa dal fidanzato minorenne in Salento. A confermarlo è il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini. “Non possiamo fornire, allo stato, una risposta a questa terribile domanda” ha detto Legnini rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se la morte della 16enne poteva essere evitata. “La prima commissione consiliare del Csm – ha spiegato Legnini – ha espressamente chiesto al comitato di presidenza di aprire un’attività di accertamento su questa vicenda. Il Comitato si riunirà martedì mattina, esaminerà questa richiesta e lo farà alla luce dei fatti che sono noti, cioè di un appello accorato della mamma della povera ragazza barbaramente uccisa, per verificare se ci sono stati problemi, omissioni oppure no. Eviterei adesso di anticipare o affrettare il giudizio di qualsivoglia genere. Ciò che è certo è che ce ne occuperemo”.