LECCE– A Palazzo Carafa la polemica si sposta ora sulle famigerate pagodine, pomo della discordia di amministratori e cittadini. Sono ricomparse da qualche ora in piazza Sant’Oronzo in occasione de “Le Giornate del Lavoro”, evento a caratura nazionale promosso e organizzato dalla Cgil.
“Nel 2014 – ricorda il consigliere comunale Andrea Guido – fu proprio il consigliere d’opposizione Salvemini, oggi capo dell’attuale amministrazione, ad accusare la giunta Perrone e a rilevare con grande forza, cito testuali parole, che ‘non deve essere difficile accettare l’idea che per organizzare mostre, fiere, esposizioni, raduni o eventi in genere, occorre porre due condizioni: utilizzare allestimenti di qualità e quindi rinunciare in partenza all’idea delle pagodine; pagare un’occupazione di suolo pubblico mediamente più cara, perché essere ospitati in Piazza S.Oronzo è un lusso che va pagato’.
Una polemica che riaccende una miccia mai spenta definitivamente e che non mancherà con ogni probabilità di innescare una serie di reazioni a catena.
“Con la delibera 557 – aggiunge Guido – non solo si concede la possibilità di allestire la nostra piazza storica ancora una volta come se fosse una sagra paesana autorizzando anche attività di preparazione e somministrazione alimenti, ma si concede anche l’esonero della Tosap. A dispetto di quanto promesso anche in campagna elettorale da parte di tutta la coalizione di centrosinistra”.
Insomma, un altro capitolo di una polemica infinita, iniziata nella precedente consiliatura e trascinatasi avanti anche in questa. Al netto delle contrapposizioni politiche sarebbe auspicabile trovare una via d’uscita a questa situazione assicurando il giusto decoro ad una piazza che a giusta ragione viene considerata il salotto buono della città.