Giostre chiuse il 28 agosto. Nessuna deroga. E sui biglietti stampati il Comune non c’entra nulla. Il giorno dopo le polemiche innescate sui social e sui media per la mancata deroga ai gisotrai per restare in città il sindaco Salvemini precisa e rilancia. “La delibera di Giunta con la quale si è proceduto all’organizzazione della festa di Sant’Oronzo prevedeva che le giostre potessero trattenersi nel piazzale antistante lo Stadio fino a domenica 27, quindi già oltre la data di Sant’Oronzo. Con questa decisione si è consentito ai giostrai di restare in attività fino alla chiusura del fine settimana, concedendo loro anche la giornata del 28 entro la quale il piazzale doveva essere liberato dagli impianti”. Insomma, bastava leggere la delibera,
“I giostrai – sottolinea Salvemini – sapevano perfettamente che la scadenza del titolo autorizzativo era quella. In seguito, in questi giorni, è stata rivolta all’Amministrazione una richiesta di proroga che non c’era ragione di accordare: diversamente si dovrebbe consentire a tutte le categorie che lavorano nei giorni di festa di trattenersi in città anche a festa conclusa. Le giostre sono all’interno della cornice della Festa patronale, che ha un suo inizio e una sua conclusione per tutti.”
Quanto ai biglietti di accesso alle giostre recanti la data del 29 agosto come termine dell’apertura del Luna Park, il primo cittadino allontana qualsivoglia: “Sulla base di quali impegni è stato fatto? La Pubblica Amministrazione parla con gli atti ufficiali, bastava attenersi alla delibera per non commettere errori che possono ingenerare equivoci”.