di Antonio Greco
Il Comune di Lecce ha aderito all’avviso della Regione Puglia per la bonifica dei rifiuti rivenienti dagli abbandoni dei rifiuti sui cigli stradali, nelle strade di campagna e nelle marine. In tutto un milione di euro da ripartire tra le Amministrazioni comunali che ne faranno richiesta fino all’esaurimento delle risorse che sono state destinate a tutte le aree a vocazione turistica.
Siamo andati a scovare la documentazione inviata a Bari per provare a mettere fine alla querelle imperante sui social e sui media tra l’assessore uscente Andrea Guido e quello attuale Carlo Mignone che ieri sera ha categoricamente smentito le affermazioni rilasciate qualche ora prima dal suo predecessore. Uno scambio di vedute senza esclusione di colpi seguito con attenzione anche dal popolo di facebook.
Non è vero, dunque, come ha affermato Guido, che da Palazzo Carafa non sia stata presentata alcuna richiesta di finanziamento per interventi straordinari di pulizia e di rimozione rifiuti. Attenzione, però. Perché è altrettanto vero che la domanda inviata all’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il Servizio Rifiuti è stata protocollata al Comune di Lecce solo alle 16.59 del 16 agosto, ora in cui la polemica innescata dal consigliere Guido aveva già fatto scatenare i social.
C’è poi un altro aspetto che desta non poche perplessità. L’Amministrazione Comunale ha seguito pedissequamente le regole e i criteri stabiliti dalla Regione per accedere ai finanziamenti, a cominciare dalla presentazione di un preventivo di spesa realizzato dalla ditta che dovrebbe effettuare i servizi previsti, a Lecce la Monteco Srl, tanto per intenderci. Un dettaglio di non poco conto, non tenuto in considerazione – a quanto pare – da numerosi comuni pugliesi che per bruciare i tempi e avere la certezza dell’ottenimento del finanziamento (si tratta di un bando cosiddetto a sportello: chi prima arriva meglio alloggia) non hanno provveduto ad espletare questo formale e fondamentale adempimento.
Ad ogni buon conto, vista l’esiguità della somma messa a bando (un milione di euro in totale), non è da escludere un aggiornamento con conseguente aumento delle risorse disponibili. Negli uffici regionali si parla di un altro milione e mezzo di euro. Staremo a vedere.