Il comitato territoriale Arci della provincia di Lecce organizza per il 20 giugno al Parco della Chiesetta Balsamo, nel quartiere San Pio di Lecce, la “Giornata del rifugiato”. Istituita nel 2001 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la giornata ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul dramma vissuto da milioni di persone costrette a lasciare il loro paese a causa di violenze, fame e persecuzioni. In tutto il mondo realtà associative, politiche e operatori dell’accoglienza hanno organizzato eventi che si svolgeranno in contemporanea. A Lecce, ci sarà l’iniziativa di Arci.
Arci Lecce, in collaborazione con Comuni e Prefettura, è impegnata nel Salento nella cura di progetti di accoglienza integrata, che puntano non solo a garantire vitto e alloggio a rifugiati e richiedenti asilo, adulti, famiglie o minori non accompagnati, ma anche il supporto nella fruizione dei servizi pubblici locali, l’assistenza nelle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, lo studio della lingua italiana, la conoscenza del territorio attraverso attività specifiche, lo sviluppo di pratiche sociali per l’inserimento economico e, per i minori, la frequenza scolastica.
“Di fronte ai fenomeni di sfruttamento, riduzione in schiavitù e violenza subiti da tanti immigrati che si trovano in Italia senza alcun punto di riferimento, il modello di Arci Lecce rappresenta una alternativa virtuosa di integrazione tra la persona e la comunità che la ospita – dichiara Anna Caputo, presidente di Arci Lecce – I migranti seguiti da Arci sia nella fase della prima accoglienza, che nella seconda, nella quasi totalità dei casi riescono a stabilire un rapporto corretto con la società italiana e leccese in particolare, a conoscerne le peculiarità, a imparare la lingua e in molti casi a trovare un lavoro, confermando l’esigenza vitale per il territorio di poter contare sull’opera di organizzazioni no-profit come Arci, che garantiscono al migrante di non essere abbandonato a sé stesso e alla comunità di poter contare su persone motivate al rispetto delle regole e ai valori positivi di una società democratica e aperta come quella italiana”.
La Giornata del rifugiato è l’occasione per ribadire i valori della solidarietà verso chi fugge da guerre, fame e persecuzioni. Ma anche per discutere e rendere chiaro a tutti quanto sia necessario e conveniente per la nostra società, riconoscere e valorizzare un modello di accoglienza all’insegna della professionalità e della cura delle persone. Con questo spirito, invitandovi a partecipare, vi illustriamo il programma della giornata.