VECS è un acronimo e sta per Vaccini e Comunicazione Scientifica.
Si tratta di un evento scientifico, a carattere nazionale ed a numero chiuso, organizzato a Lecce nei laboratori Core Lab (Edificio Ibil, Monteroni di Lecce) il 16 giugno.
Il nostro workshop non è genericamente dedicato “ai vaccini”. Esso, dunque prescinde dalla attualità più immediata. Tuttavia, esso è inserito nell’attualità che, dunque, risulta inaggirabile.
Noi oggi assistiamo ad una vera e propria contrapposizione. Da una parte, coloro che sono favorevoli ai vaccini. Dall’altra, quanti sono contrari. Forse l’intensità dello scontro ha determinato una assuefazione che ha reso quasi normale, almeno nella percezione comune, quanto sta accadendo.
Eppure, i sostenitori dei due schieramenti non sono forse sulla stessa barca? Proteggersi dalle malattie non è un obiettivo comune a tutti?
Il fatto che su una questione che dovrebbe vedere la convergenza delle forze si siano create fazioni contrapposte indica diverse cose, non ultimo il fatto che assistiamo ad una comunicazione inquinata.
Questa contrapposizione diventa visibile sui social network. In alcuni casi, le paure e la diffidenza verso la grande industria hanno trasformato molte persone in immunologi, in grado di discettare dei vaccini. Sul fronte opposto, assistiamo al paradosso di studiosi di chiara fama, i quali più che mettersi in ascolto delle paure dei pazienti, scardinando così i meccanismi di una comunicazione disfunzionale, sono sempre più coinvolti nelle polemiche che vorrebbero zittire.
Da studiosi dell’etica della comunicazione gli organizzatori si sono chiesti quale contributo potevano offrire di fronte ad una tale situazione. Ecco perché è stato creato un momento di confronto che intende essere, prima di tutto, un momento di ascolto di coloro che, in prima istanza, hanno la responsabilità di comunicare in modo efficace, cioè raggiungendo gli obiettivi che si sono prefissi, ma anche in modo etico, cioè nel pieno rispetto dell’alterità di coloro che sono implicati nel processo comunicativo.
Questo momento di ascolto dei protagonisti della comunicazione scientifica è l’evento nazionale VECS, in programma nella giornata di venerdì 16 giugno.
Sarà l’occasione per conoscere dalla voce dei protagonisti quali sono le linee guida della comunicazione scientifica adottate oggi in Italia; quali strategie comunicative hanno avuto più successo, ma anche che cosa i protagonisti hanno imparato dai problemi sorti sul campo.
In questo dialogo, sono invitati diversi interlocutori: il Ministero della Salute, prima di tutto e poi le aziende farmaceutiche, le società scientifiche, le agenzie di comunicazione, i sindacati.
E troveranno uno spazio significativo alcuni tra i più autorevoli studiosi internazionali del rapporto tra scienza e democrazia, all’interno del quale il discorso sulla comunicazione scientifica si colloca.
L’obiettivo di fondo è quello di provare a definire un nuovo standard qualitativo per una comunicazione scientifica che riesca nel difficile ma non impossibile compito di conciliare le due istanze dell’etica e dell’efficacia.