Anche il prossimo anno il Lecce giocherà in Lega Pro. La squadra di Rizzo esce a testa alta dalla doppia sfida contro la corazzata Alessandria è solo i rigori decretano l’eliminazione dei giallorossi. Per tutti i 120 minuti i salentini avrebbero meritato ampiamente il successo creando almeno 8 occasioni limpide per andare a segno. L’ultima delle quali a pochi minuti dalla fine del secondo tempo supplementare quando è stata la traversa a dire di no ad un tiro da fuori area di Mancosu. I ragazzi di Rizzo hanno offerto una prova esemplare giocando a un ritmo forsennato e mettendo in difficoltà in nero-grigi padroni di casa che al cospetto della truppa giallorossa sono sembrati una squadra di medio livello. Il migliore in campo è stato senza dubbio il portiere di casa Vannucchi che ha neutralizzato almeno 4 occasioni importanti dei salentini. Rizzo ad inizio aveva sorpreso tutti schiarendo Vitofrancesco come laterale destro di difesa e Lepore a centrocampo al posto di Mancosu. Davanti il mister giallorosso aveva dato spazio a Torromino, schierando lo al posto del deludente Doumbia di mercoledì scorso. Alla fine gli errori di Costa Ferreira e Ciancio impediscono al Lecce di arrivare alla Final Four di Firenze e di conseguenza costringono i leccesi a restare ancora per un altro anno nell’inferno della Lega Pro. Adesso bisognerà subito capire quali intenzioni avrà la società per il prossimo anno con Rizzo che si merita ampiamente la conferma visto che nel breve arco di un mese è riuscito a dare un gioco efficace alla squadra. L’unica pecca dei giallorossi è stata la finalizzazione con Caturano che dopo gennaio non ha saputo dare quella continuità di goal che invece aveva contraddistinto la prima parte della stagione. L’acquisto di Marconi non ha dato un valore aggiunto alla squadra e questo è il vero errore da imputare alla dirigenza giallorossa.