A 13 anni si può fare impresa
Le scuole medie di Lecce, “Ascanio Grandi” e “Galateo-Frigole”, insieme alle scuole medie di Cavallino e Castromediano, Lizzanello e Merine, Melendugno e Borgagne, Monteroni Polo 1, Monteroni Polo 2 e Arnesano, San Cesario e San Donato, Surbo e Trepuzzi Polo 2 hanno concluso mercoledì 31 maggio i laboratori creativi di startup giovanili condotti da gennaio a maggio con la guida e la supervisione del docente Daniele Manni dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce.
Dieci nuove piccole idee imprenditoriali, dieci startup innovative con prodotti e servizi, ideate da altrettante scuole medie e, complessivamente, da 250 studentesse e studenti di 12, 13 e 14 anni, con tanto di business plan (anche se in forma semplificata) e pitch di presentazione. A Lecce e nel Salento l’educazione all’imprenditorialità inizia molto presto e non è per gioco, tutte e dieci le startup porteranno alla concreta realizzazione di nuovi prodotti e servizi. Dall’invenzione di una nuova “costa” marittima alle t-shirt con emoticon personalizzabili, dagli orologi “musicali” alle sneaker salentine, questi giovanissimi imprenditori si cimenteranno con il mercato reale.
«Seguendo da molto vicino tutte le scuole e tutti i team di ragazzi – commenta Daniele Manni – ho avuto la conferma, anzi dieci conferme, che anche a 12 / 13 anni alcune ragazze e ragazzi hanno già l’istinto e lo spirito dell’imprenditore, si sentono attratti e stimolati dalla possibilità di inventarsi un’idea di prodotto, servizio o app, metterla in pratica e vedere l’effetto che ha sul mercato, successo o fallimento che sia, non importa. Questo istinto va coltivato, è importante che il sistema scuola fornisca infrastrutture e competenze perché questi ragazzi possano sperimentare questo loro istinto. È per questo motivo che, nel nostro piccolo, dall’anno venturo, a partire dal 1° anno, con il progetto “iStartup” arricchiremo i programmi delle varie discipline con elementi di educazione all’imprenditorialità e, soprattutto, con tanti incontri in classe con imprenditori e startuppers e tante visite presso imprese e luoghi di creatività imprenditoriale.»
Ad aprire i lavori e a salutare i 250 ragazzi, i docenti referenti ed i dirigenti presenti nella prestigiosa Sala Dante dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce è stata la dirigente della scuola superiore leccese, Addolorata Mazzotta.
Il team della scuola media “A. Grandi” di Lecce ha concepito “Emporio Ascanio”, un mercatino reale (a scuola) e on line di vendita di manufatti artigianali realizzati dai ragazzi stessi ed un originale sistema di prestito libri. Il “Galateo-Frigole” di Lecce ha ideato “Dovero”, una simpatica serie di originalissimi segnalibri con grafica e testi amati dai giovani (youtubers, startuppers, vip, etc.). Il team di Cavallino e Castromediano ha ideato “HelPhone”, un sito / servizio con tutti i centri di riparazione cellulari, quotati dai clienti. I ragazzi di Lizzanello e Merine hanno ideato “V.I.E.N.I. a quel paese”, un sito capace di attirare turismo culturale in luoghi poco conosciuti e frequentati. Melendugno e Borgagne ha addirittura dato a battesimo il nome di “Costa della Poesia” ad un tratto di mare del Salento al fine di lanciarne l’immagine ed incrementarne il turismo. Monteroni Polo 1 ha dato vita ad un nuovo paio di scarpe, sneakers, made in Salento chiamate “EnjoyX”. I ragazzi di Monteroni Polo 2 e Arnesano con “Class Action” hanno sfruttato una professionalità e un’arte diffusa nel paese, quella dei writers, per ideare una serie di gadget da graffitari. I micro imprenditori di San Cesario e San Donato hanno ideato “FaceLook”, un kit in velcro con cui creare a piacere espressioni facciali (smiley e emoticon) da applicare sull’abbigliamento, sugli zaini, etc. I giovanissimi startuppers di Surbo hanno attinto ispirazione da un’antica leggenda del paese legata ad un folletto e hanno realizzato oggetti in creta e ceramica capaci di scacciare i suoi dispetti, chiamando la startup “E’ tornato l’Uru”. Infine, ma non ultimi, i ragazzi di Trepuzzi Polo 2 hanno sfruttato il loro amore per la musica creando i “DiscOrario”, originali orologi da parete realizzati riciclando vecchi dischi in vinile e intagliando con il laser frasi spiritose in dialetto.
Tutte e dieci le idee d’impresa erano in competizione tra loro e concorrevano al “Premio N2Y4 Startupping” (la sigla N2Y4 sta a significare “Never too Young for”, mai troppo giovani …per realizzare startup). La giuria del Premio era composta da Deborah De Blasi, referente dell’USP di Lecce, Salvatore Modeo, cofondatore di “The Qube” ed esperto in auto imprenditorialità, e Lorenzo Palumbo, cofondatore della startup “Vesepia” che realizza e pubblica “romanzi sinfonici”. Dopo la presentazione attraverso slide esplicative delle dieci startup da parte dei team, la giuria si è riunita e ha decretato la graduatoria dei progetti, comunicando i vincitori.
Sul podio di questa prima edizione del Premio sono saliti: al 1° posto il progetto “E’ tornato l’Uru” del team di Surbo; al 2° posto le scarpe “EnjoyX” degli startuppers di Monteroni 1° Polo; al 3° posto i segnalibri “Dovero” del team del “Galateo-Frigole”.