“Sono totalmente estraneo ai fatti, guardo a testa alta e negli occhi la mia famiglia, i miei amici e tutti i miei concittadini”.
L’assessore Attilio Monosi coinvolto nell’inchiesta sugli sportelli Antiracket prende atto della decisione del gip di non accogliere la richiesta di revoca della misura interdittiva e ora guarda con fiducia alla decisione del Tribunale del Riesame prevista per la giornata di domani. “Il mio agire amministrativo ha consentito di recuperare per intero dall’azienda Saracino, contro cui abbiamo proposto in giunta un’azione legale, l’intera somma erroneamente versata. Ci troviamo ancora nella fase preliminare e lunedì mi rivolgerò al riesame per vedermi riconosciuta la dignità che merito. Non permetterò a nessuno di strumentalizzare un episodio che mi vede, mio malgrado, erroneamente coinvolto nella vicenda dello sportello antiracket a fini elettorali. Non accetterò che la mia storia, i miei affetti, il mio vissuto, la mia onestà intellettuale e la mia serietà di pubblico amministratore siano minimamente scalfiti dalla cattiveria, dall’invidia, dalla demagogia, dal pressappochismo di chi, debole nei contenuti, tenta di enfatizzare e mistificare la realtà dei fatti. La mia campagna elettorale prosegue con la schiena dritta, con la coscienza a posto, con le carte in regola e con i risultati sotto gli occhi di tutti”.
Sulla vicenda interviene il presidente dell’associazione Laica Roberto Fatano: “Gentilissimo e credo provatissimo Attilio, nel farti i migliori auguri per la veloce e totale risoluzione di queste vicende, mi permetto solo di suggerirti un consiglio: lascia lavorare serenamente la magistratura affinché sia obbiettiva ed equilibrata. Le azioni penali non si risolvono con i proclami e le ancorché oneste dichiarazioni di innocenza, ma con equilibrio e sommessa silenziosità. La frenesia di dimostrare la propria legittima innocenza ed estraneità’ non deve e non può’ sconfinare in provocazioni e sfide nei confronti della magistratura. Siamo tutti convinti che riuscirai a dimostrare la totale estraneità’ ma adesso forse è il tempo del silenzio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale uscente dell’Udc, Luigi Melica: “Attilio, ti sei reso conto come è giusto che sia che non è stata proferita una parola da parte mia sulla vicenda che ti riguarda perché cosi deve essere in queste situazioni. Faccio un’eccezione solo per dirti di ascoltare il prezioso consiglio di Roberto Fatano che non conosco. Se fossi il tuo avvocato ti direi esattamente le stesse parole, te le dico da politico seppure di minoranza. Comunque ti auguro il meglio. Un caro saluto”.