Il silenzio assordante dei politici da una parte, il gesto quasi drammatico di un uomo dall’altra. Due aspetti che – ahimé – sono strettamente correlati. Perché Giuseppe Serravezza, noto oncologo salentino, presidente della Lilt di Lecce, è stato ricoverato poche ore fa all’ospedale Ferrari di Casarano. Le sue condizioni sono apparse critiche dopo che il medico aveva digiunato per sei giorni in segno di protesta contro la realizzazione del gasdotto nel Salento. Una battaglia che rischia di avere conseguenze pericolose per la salute del professor Serravezza che ieri ha lanciato l’ennesimo appello a difesa del territorio salentino prima di essere trasferito al nosocomio di Casarano: “Chiedo ai professionisti di questo territorio, a chi come me ricopre un ruolo sociale, di spendersi un po’ di più e concretamente. Non possiamo lasciare in mano a loro il nostro futuro. Quel che accadrà non dipende da loro, dipende da noi”.
Un appello fino a questo momento caduto nel vuoto e non raccolto da parte di politici e rappresentanti istituzionali.