Dopo i 10 punti in sette giorni per via della settimana all’inglese, il Lecce di Padalino si trova ora distanziato di 6 lunghezze dalla capolista Foggia ed ormai la testa dei giallorossi è orientata sui futuri playoff con il vantaggio di saltare il primo e insidioso turno (per via della gara secca). D’altra parte c’è la consapevolezza che da qui alla possibile promozione in B ci sarà da lottare in un torneo tennistico completamente nuovo e dove i valori in campo saranno alterati dalla condizione atletica delle singole squadre.
I più:
Doumbia: l’attaccante franco-maliano vive un periodo felice della stagione dopo la prova brillante di mercoledì scorso contro la Juve Stabia e il gol del definitivo 3 a 0 contro il Taranto. La sua rapidità sulle corsie esterne può essere la carta in più per Padalino per scardinare le difese avversarie.
Lepore: Il capitano giallorosso è stato fondamentale nel successo del derby di domenica e anche contro la Juve Stabia, quando chiamato in causa, ha offerto l’intelligente assist per sbloccare Caturano dal digiuno di goal. E’ l’unico giallorosso che può essere schierato in più ruoli e che offre equilibrio tra centrocampo e attacco.
Cosenza: Il gladiatore giallorosso è sicuramente l’anima della difesa e con lui è difficile che la squadra vada in difficoltà. In più si fa apprezzare per la sua pericolosità in fase offensiva sui calci da fermo. La possibile promozione passa sicuramente dalla sua forma fisica durante i playoff.
I meno
Arrigoni: La scelta di schierarlo solo nella gara con il Taranto, fa capire che le gerarchie imposte da Padalino lo relegano dietro al giovane Fiordilino come se fosse colpa del centrocampista se gli ingranaggi negli schemi giallorossi non girino a dovere. La ruggine dovuta alla tanta panchina si è vista anche nel derby di domenica, non certo la migliore prestazione di Arrigoni.
Caturano: Il bomber giallorosso sembra il lontano ricordo di quello ammirato nella prima parte di torneo. Arriva sempre tardi sui palloni e sembra troppo isolato nelle manovre offensive giallorosse. Il goal facile contro la Juve Stabia deve essere preso come un buon segnale per la riscossa, ma in vista dei play off ci si aspetta molto di più dal centravanti.
Agostinone: La scelta di schierare in un ruolo inedito Vitofrancesco e relegare l’ex Foggia in panchina è segno di una bocciatura completa perché altrimenti, con tante gare in pochi giorni, l’esterno difensivo avrebbe trovato sicuramente spazio. Questo è anche segno di un errore di valutazione in sede di mercato di riparazione, dove si è fatto partire Contessa, a conti fatti, non cerco di valore inferiore di Agostinone.