Centosessantacinque. Tanti sono gli anni che sono trascorsi dalla Fondazione della Polizia di Stato. Oggi al Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”, la tradizionale festa alla presenza di una rappresentanza delle varie articolazioni della Polizia di Stato della provincia e delle Autorità Istituzionali locali.
Durante la cerimonia, sono stati letti i messaggi fatti pervenire dal Presidente della Repubblica, dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia e sono stati premiati i dipendenti, distintisi nello svolgimento dell’attività di servizio.
Il Questore della provincia di Lecce Pierluigi D’Angelo ha sottolineato che anche quest’anno prevale ed assume rilievo assoluto il momento della testimonianza della presenza e dell’impegno nella piena e convinta adesione al motto “Esserci sempre”, “per assicurare sempre risposte puntuali ed efficaci alle multiformi richieste che ci pervengono dai cittadini, infonde forza alla nostra missione in ogni suo momento.
“Esserci sempre – ha aggiunto il Questore – non solamente esprime il nostro fondamento, ma costituisce il traguardo di un percorso connotato da un radicato senso di appartenenza allo Stato, ai suoi fini, alle sue Istituzioni.
Questa è la spinta che muove incessantemente ciascuno degli appartenenti alla Polizia di Stato, che celebra oggi, in modo non formale ma assolutamente vivo e sentito, i suoi primi 165 anni di servizio per la comunità con la stessa passione di sempre”.
“La nostra risposta al bisogno di sicurezza della comunità – ha spiegato il Questore – non si può circoscrivere, come un tempo, alla sola attività di prevenzione e repressione dei reati, ma deve passare, ad esempio, attraverso la possibilità per gli anziani ed i disabili di poter effettuare una denuncia a domicilio, per gli adolescenti di essere informati con incontri e corsi all’interno delle scuole, ed ancora per chiunque di poter ricevere informazioni senza lunghe file agli sportelli, utilizzando i mezzi di comunicazione telematica. Le moderne dotazioni tecnologiche agevolano in questo compito”; basta pensare al progetto “Mercurio” che consente di avere su una volante un equipaggiamento in grado di riprendere con videocamera lo scenario dell’intervento, di effettuare un numero impressionante controlli su targhe e nominativi in tempo reale; oppure al progetto “Eva” che permette all’operatore che risponde al 113 di impostare la richiesta di intervento per lite in famiglia e ricostruire attraverso un “data base” eventuali analoghi interventi effettuati presso la stessa famiglia; od ancora al servizio sos per non udenti”.
Il numero uno della Polizia di Lecce ha rimarcato anche il proficuo rapporto con i cittadini, nel tentativo di “rendere costante il contatto di prossimità con l’utenza, verificando sistematicamente tutti gli esposti e le segnalazioni in contraddittorio, avviando in taluni casi, un sistema di “controllo sociale” attraverso i moderni sistemi di comunicazione web che si interfaccia con noi, offrendo l’attenzione e la vicinanza che i cittadini si aspettano”.
Sempre sul piano della prevenzione, quest’anno sono stati svolti numerosi incontri con istituti scolastici del capoluogo e della provincia per trattare le problematiche del cyberbullismo, dell’abuso di alcool e droghe fra i giovani, nonché incontri presso centri anziani per la prevenzione delle truffe verso i soggetti più vulnerabili.
E, ancora, la Polizia di Stato promuove da sempre iniziative di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne. In quest’ambito è stata avviata la campagna di comunicazione “…questo non è amore” che ha lo scopo di far emergere il fenomeno della violenza di genere, in particolare contro le donne, agevolando e favorendo il contatto diretto con le potenziali vittime.
Tale deprecabile fenomeno rappresenta un tema di particolare delicatezza e gravità e manifesta, nell’ultimo periodo, una preoccupante tendenza in aumento, come risulta dall’analisi delle statistiche sulla delittuosità nazionale e locale. I dati mostrano una situazione preoccupante in cui i luoghi più familiari diventano anche quelli del rischio più elevato. Si tratta di una violenza sommersa che le donne spesso continuano a subire nel silenzio. Tuttavia, negli ultimi tempi, è cresciuta da parte delle donne la consapevolezza nel riconoscere e reagire alla condizione di maltrattamento che stanno vivendo e, quindi, sono cresciute le denunce rispetto al passato, “grazie anche al continuo lavoro di informazione e sensibilizzazione che abbiamo fatto sul territorio non senza l’aiuto offerto dalle associazioni e dai centri antiviolenza”.
In quest’ambito la Polizia di Stato ha avviato una task force costituita da donne e uomini della Divisione Anticrimine, U.P.G.S.P. e Squadra Mobile specializzati nel contatto con le vittime e nella gestione delle crisi intra-familiari che, attraverso l’utilizzo delle nuove metodologie di lavoro, fa si che anche le situazioni più complesse e nascoste possano emergere, ai fini di un intervento più adeguato.
Cinque sono state le misure cautelari del Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime per i reati di stalking e maltrattamenti in famiglia, sei le persone tratte in arresto e otto gli ammonimenti e 21 i denunciati per stalking, 19 denunciati per maltrattamenti in famiglia, 3 denunciati per violenza sessuale.
“Ci conforta, infatti, in maniera tangibile – ha sottolineato il Questore – poter registrare una sensibile complessiva diminuzione dei reati, ed in particolare di quel genere di reati che incidono maggiormente sulla percezione di sicurezza, quali i furti, in particolare quelli in abitazione e di autovetture, o le rapine, in specie quelle in abitazione”. Ma diminuiscono anche i danneggiamenti e le estorsioni grazie alla proficua ed incessante campagna volta ad una sempre maggiore diffusione della cultura della legalità.
Peraltro, la percezione di insicurezza diffusa, connotata da un generale senso di precarietà e disagio, non risulta necessariamente collegata ad un oggettivo peggioramento dei livelli di sicurezza. Ed infatti, persiste, nonostante gli incoraggianti risultati ottenuti.
Secondo il Questore è necessario proseguire in tutte le iniziative di prossimità perché si rinsaldi la fiducia ed il rapporto tra cittadini e Polizia.
Anche nell’organizzazione di eventi di carattere religioso, sportivo, musicale o d’intrattenimento, abbiamo dovuto introdurre sostanziali innovazioni per far fronte alle insidie del terrorismo e per assicurare ai cittadini di godere in serenità della propria vita e del proprio tempo libero. Sono state introdotte misure inerenti ai principi di “safety” e “security”, attribuendo un ruolo attivo e partecipe agli organizzatori e alle Amministrazioni Locali, privilegiando ogni forma di prevenzione.
Ed in tale ottica sono stati gestiti eventi quali la “Notte della Taranta”, con un inappuntabile dispositivo che ha consentito a quasi 200mila persone di assistere senza alcun problema ai concerti del 26 e 27 agosto.
E, ancora, è stata assicurata una adeguata cornice di sicurezza alle numerose, partecipate, celebrazioni, talvolta concomitanti, nelle quattro diocesi di Lecce, Nardò – Gallipoli, Ugento – Santa Maria di Leuca, Otranto, svolte in occasione del Giubileo della Misericordia, ma anche alla “Fòcara di Novoli”, ed altri grandi eventi quali i numerosi concerti in piazza e l’inaugurazione del Teatro Apollo, tanto attesa dai Leccesi, alla presenza del Capo dello Stato.
La minaccia terroristica, specie di matrice integralista, affligge l’intera Europa, costituendo il più rilevante problema in tema di sicurezza. “In questa provincia, seppur in assenza di particolari segnali – sottolinea il Questore – sono stati messi a punto sistemi di monitoraggio e di “intelligence” ed è stato selezionato personale che, opportunamente addestrato, compone le Unità Operative di Primo Intervento, altamente specializzate per le azioni operative antiterrorismo.
“Sul fronte della Polizia Giudiziaria – ricorda il Questore – i risultati ottenuti nel contrasto a quei delitti, che creano particolare allarme sociale quali le cosiddette “spaccate”, grazie al proficuo lavoro investigativo e di intelligence della Squadra Mobile non disgiunto da misure di difesa passiva materiali per evitarle”. Sono stati 19, complessivamente, gli arresti per rapina ai danni di esercizi commerciali in attività condotte dalla Squadra Mobile, dall’U.P.G.S.P. e dai Commissariati Distaccati.
Di assoluto rilievo le operazioni antidroga concluse dagli Uffici Investigativi con l’arresto di 44 persone e il sequestro di ben 1.215 kg di stupefacenti, particolarmente in aree cittadine in cui è maggiore il fenomeno della Movida e sono più numerosi i centri di aggregazione giovanile.
Le associazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti sono attratte dai movimenti di persone e capitali legati ai flussi turistici, ed il territorio salentino, percorso in tutta la sua estensione e vissuto per sei mesi all’anno da un milione di turisti, costituisce una grande attrattiva per il principale “affare” dei clan e della malavita locale, sempre più collegata direttamente con le maggiori direttrici del traffico internazionale.
In un contesto territoriale caratterizzato da accese conflittualità, significativa è stata l’attività della Digos, che con la propria azione equilibrata e composta di mediazione ha consentito il pacifico svolgimento delle numerosissime manifestazioni di protesta su temi politici, sindacali, occupazionali, studentesche, a tutela dell’ambiente.
È questa la più delicata delle funzioni attribuite alla Polizia ed all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
“Purtroppo – ricorda il Questore – sempre più di frequente, proprio il venir meno del dialogo tra talune parti sociali, dell’analisi e delle iniziative di composizione ai diversi livelli acuisce le tensioni, lasciando esclusivamente alla tutela dell’ordine pubblico un ruolo che non gli è proprio”.
Anche nell’ultimo anno, la provincia di Lecce è stata interessata da ben 31 sbarchi di profughi provenienti dalla Grecia o dall’Albania per un totale di 1393 migranti rintracciati in mare o sul territorio; 33 sono stati gli scafisti tratti in arresto, grazie alla efficacissima azione del Gruppo Investigativo Interforze, esempio di sinergia tra le Forze di Polizia.
È stato, inoltre, garantito un elevatissimo livello di controllo, assicurando puntualmente la identificazione ed il monitoraggio di tutti i migranti.
I 2475 richiedenti asilo politico sono stati accolti nelle strutture disseminate sul territorio, mentre la Divisione Immigrazione continua peraltro a gestire oltre 13mila soggiornanti nella provincia, nell’ambito di una azione volta alla integrazione con il territorio.
Di assoluto rilievo, in tale materia, è stata l’iniziativa realizzata in partnership con l’Università del Salento, grazie alla quale andati ben oltre il protocollo d’intesa appena avviato tra il Ministero dell’Interno e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, assumendosi l’impegno di fornire alcune borse di studio a giovani immigrati muniti di permesso per protezione internazionale.
Nel quadro della prevenzione stradale, per contrastare il fenomeno degli incidenti in cui restano vittime molti giovani, sono stati intensificati i controlli effettuati dalla Polizia Stradale, con la collaborazione preziosa del Medico della Polizia di Stato per i test alcolemici e antidroga, sia nel capoluogo che nelle principali località turistiche, in cui è frequente l’uso di stupefacenti e, molto spesso, l’abuso di bevande alcooliche, con ripetuti servizi notturni nei fine settimana sulle arterie adducenti ai locali di intrattenimento e nelle discoteche.
Quest’anno la Polizia Stradale celebra il suo 70° anniversario e sin dalla sua istituzione ha garantito l’esercizio della libertà di circolazione come bene fondamentale di ogni individuo, nel rispetto della legalità e della sicurezza, salvaguardando la vita umana.
Grande successo hanno ottenuto nuovi modelli di prevenzione, interforze, in ossequio ai principi del Protocollo per la sicurezza di Gallipoli siglato un anno addietro. I risultati sono stati visibili e riconosciuti dalla cittadinanza che, per prima, ha beneficiato di una maggiore serenità e del superamento di molti dei problemi di ordine e sicurezza pubblica registrati negli anni precedenti, grazie all’impegno sinergico di tutte gli attori sociali.
Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, le associazioni di categoria dei Balneari, degli operatori turistici e dei locali da ballo, hanno pianificato, con il Ministero dell’Interno e con le Forze dell’Ordine, le azioni da intraprendere, tutti insieme, per dare risposte concrete ai problemi di sicurezza e di legalità.
“I risultati fin qui esposti – ha spiegato il Questore – sono il frutto della professionalità, della dedizione e del senso del dovere degli uomini e delle donne della Polizia di Stato e del personale dell’Amministrazione civile della Questura, degli Uffici di Pubblica Sicurezza distaccati e delle Specialità, e tra queste va menzionata la Polizia Ferroviaria che celebra il suo 110° anniversario”.
Nel corso della cerimonia è stato rivolto un pensiero ed un saluto affettuoso ad un dipendente della Polizia di Stato di questa provincia “per aver fatto del senso di appartenenza una ragione di vita, sfidando una malattia inesorabile, ma che deve sempre avere la certezza – ha dichiarato il Questore – che nella grande famiglia della Polizia troverà tutto l’appoggio e l’affetto possibile”.
“Il mio pensiero – ha aggiunto il Questore – va a tutti i feriti e le vittime della Polizia di Stato che con il loro sacrificio hanno reso onore alla nostra divisa e all’intero Paese
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foto gallery Andrea Stella