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Sirenetta, una favola che dura da 180 anni

Il 7 Aprile è una data interessante: negli anni molti sono i nati in questo giorno, che hanno dato prova di rimanere personaggi dall’iconografia immortale.Ma tra una Billie Holiday e un Francis Ford Coppola, vi è anche un compleanno meno blasonato, ma altrettanto importante.

Il 7 aprile 1837, Hans Christian Andersen pubblicava per la prima volta la storia della sua “Sirenetta”.

Si può quindi affermare, che oggi sia il 180° compleanno della piccola Sirenetta!

Ma se da un lato è ancora fresco il ricordo del film Disney con le sue canzoni accattivanti e l’adorabile Ariel, meno famosa è invece la storia della “vera” sirenetta, quella che ancora guarda il mare dal porto di Copenaghen.

La figura della sirena non era certo nuova a trasposizioni letterarie, basti pensare ad Ulisse e alle sue tentatrici, ma mai prima di Andersen, le sirene avevano rappresentato la purezza e l’amore sfortunato. La giovane sirena dai capelli dorati, viveva senza preoccupazioni sul fondo del mare fino a che, raggiunta l’età adulta, fù inviata in superficie dove salvò la vita ad un giovane principe, di cui si innamorò perdutamente.
Per poter vivere al fianco dell’uomo, convinse una strega a trasformarla in donna umana, cedendo la sua voce in cambio. Per poter riappropriarsi della sua voce, avrebbe dovuto sposare il suo amato.
Ma la fortuna non fu dalla sua parte e dovette assistere al matrimonio del principe con un’altra principessa; eppure anche avendone l’occasione, non cercò mai di vendicarsi, e per questo fu premiata: venne trasformata in una “figlia dell’aria”, una creatura in grado di vivere 300 anni per fare del bene agli uomini prima di entrare in Paradiso.

Questa è una favola di quelle amare, dove non esiste il “vissero per sempre felici e contenti”, un racconto nel quale elementi religiosi si uniscono ai sentimenti di amore puro e di sacrificio. Eppure tanta è la forza nascosta in questa narrazione, che ancora dopo 180 anni, ci fermiamo a pensare a lei, chiedendoci se la Sirenetta sia da qualche parte, felice per essere riuscita a salvare il suo amore.