Riceviamo e pubblichiamo dal candidato sindaco del centrosinistra di Lecce, Carlo Salvemini:
“Chi, come me, è interessato alla soluzione di un problema sociale rilevante, si adopera per individuare soluzioni credibili, agevolando il dialogo fra istituzioni. Anche da semplice amministratore comunale e senza responsabilità di governo.
A prescindere dalla campagna elettorale. Perché di fronte a questioni che parlano alla vita delle persone appartenenze, schieramenti e contrapposizioni devono cedere il passo a buon senso, concretezza, sobrietà.
Con questo spirito mi sono adoperato presso il governo regionale, per esaminare il problema delle palazzine popolari di Lecce a cui è stata sospesa l’erogazione dell’acqua. Il primo risultato ottenuto riguarda la riunone tecnica che il prossimo 21 febbraio si terrà in Prefettura a Lecce per affrontare e risolvere il problema. Saranno presenti l’assessore Curcuruto, il direttore di Acquedotto Pugliese, il capo di gabinetto del presidente Emiliano, Claudio Stefanazzi e sua Eccellenza il prefetto di Lecce Claudio Palomba.
Obiettivo dell’incontro sarà realizzare l’adeguamento tecnologico necessario all’installazione dei contatori di sottrazione. In modo che si possano distinguere le posizioni degli inquilini in regola con i pagamenti da quelle degli inquilini morosi. La Regione Puglia si è impegnata a garantire le risorse necessarie allo scopo ed a chiedere ad Aqp di ripristinare la normale erogazione dell’acqua.
Un primo passo fondamentale per dare definitiva soluzione ad un problema non più differibile che, con gli anni, ha finito per penalizzare tutti tanti cittadini onesti privati, per responsabilità altrui, dell’acqua in casa.
Sarebbe utile, a questo punto, che il sindaco Perrone, come è nei suoi poteri, provveda a emanare una nuova ordinanza per indurre Aqp a sospendere le interruzioni, richiamando le stesse sacrosante motivazioni legate alla tutela dell’igiene e della sanità pubblica. Sempre badando al superiore interesse dei cittadini e non alle polemiche politiche”.